29 lug 2015

LE DONNE

In un giorno molto caldo una giovane donna sposata andò in visita a casa di sua madre e, insieme, si sedettero su un sofà a bere the ghiacciato.
Mentre parlavano della vita, del matrimonio, delle RESPONSABILITÀ e degli obblighi dell’età adulta la madre pensosa fece tintinnare i suoi cubetti di ghiaccio nel bicchiere e lanciò un’occhiata serena e intensa alla figlia:
“Non dimenticare le tue Sorelle!” raccomandò, facendo turbinare le sue foglie di the sul fondo di vetro “Esse saranno sempre più importanti man mano che invecchierai. Non importa quanto amerai tuo marito, né quanto amerai i bambini che potrai avere: avrai sempre bisogno di Sorelle. Ricordati di VIAGGIARE con loro ogni tanto: ricordati di fare delle cose con loro… ricordati che ‘Sorelle’ significa TUTTE le donne… le tue amiche, le tue figlie, e tutte le altre donne che ti saranno vicine. Tu avrai bisogno di altre donne, le donne ne hanno sempre bisogno.”
“Ma che strano consiglio!” pensò la giovane donna “Non mi sono appena sposata? Non sono appena entrata nel mondo del matrimonio? Adesso sono una donna sposata, per fortuna! Sono adulta! Sicuramente mio marito e la famiglia cui stiamo dando inizio saranno tutto ciò di cui ho bisogno per realizzarmi!”.
Ma la giovane donna ascoltò sua madre e mantenne contatti con altre donne ed ebbe sempre più ‘sorelle’ ogni anno che passava.
Un anno dopo l’altro venne gradualmente a capire che sua madre sapeva molto bene di cosa stava parlando: stava parlando di come, mentre il tempo e la natura operano i loro cambiamenti e i loro misteri sulla vita di una donna, le sorelle sono il suo sostegno.
Dopo più di cinquanta anni vissuti in questo mondo, questo è tutto ciò che ha imparato, È TUTTO QUI:
Il tempo passa.
La vita avviene.
Le distanze separano.
I bambini crescono.
I lavori vanno e vengono.
L’amore scolorisce o svanisce.
Gli uomini non fanno ciò che speriamo.
I cuori si spezzano.
I genitori muoiono.
I colleghi dimenticano i favori.
Le carriere finiscono.
MA… le Sorelle sono là!
Non importa quanto tempo e quante miglia ci siano fra voi.
Un’amica non è mai così lontana da non poter essere raggiunta
Quando dovrai camminare per quella valle solitaria – e dovrai camminare da sola – le donne della tua vita saranno sull’orlo della valle, incoraggiandoti, pregando per te, tenendo per te, intervenendo a tuo favore ed attendendoti con le braccia aperte all’estremità della valle.
A volte, infrangeranno persino le regole e cammineranno al tuo fianco.
O entreranno e ti strapperanno da lì.
Amiche, figlie, nuore, sorelle, cognate, madri, nonne, zie, nipoti, cugine e famiglia estesa, tutte benedicono la tua vita!
Il mondo non sarebbe lo stesso senza donne.
Quando abbiamo cominciato questa avventura denominata femminilità non avevamo idea delle gioie o dei dispiaceri incredibili che avremmo avuto davanti.
Né sapevamo quanto avremmo avuto bisogno le une delle altre.
Ogni giorno, ne abbiamo ancora bisogno.
(web)

18 lug 2015

Il mare altrove

foto STREGA La mia pomelia

Il risveglio nella vecchia casa era un bagno di luce di mare di verde, una medicina che rinnovava vita,  vedevo il bello e il mondo era una vie en rose in cui i miei entusiasmi si fondavano sulla fiducia, ero certa che su tanti miliardi di persone ce ne fossero milioni migliori di me; più buoni, educati e gentili, più corretti, ed io volutamente semplice e disarmata ero aperta a tutti i contatti, che fino ad allora erano stati sempre all'altezza delle aspettative, anche se una vocina dice sempre che avere aspettative non è né proficuo né razionale.

foto Strega
La mente vola, si accavallano ricordi, nostalgie, piccoli aneddoti, la mano non potrà mai competere con la sua velocità e appare una tradizione che i palermitani ben conoscono.
Chi é attento ed usa gli occhi, il cuore e la memoria guardando i balconi di Palermo vede in moltissimi di essi la pianta di famiglia. La pomelia.
Era tradizione che la madre ne donasse alla figlia un rametto, che semplicemente interrato in un vaso, dava vita ad una nuova pianta: proseguo di famiglia simbolo di stabilità continuità e sopratutto prolificità, in sostituzione alla tradizionze araba dell'arancio, l'albero per antonomasia simbolo di prolificità.
Poi tutto cambia, il mare resta dentro, la vita altrove è pietrosa e medievale, dalla finestra ho un bel panorama, ed il mare il mio mare che ho sempre amato, é dentro di me nelle parole e nei ricordi, ed in immagini azzurre che ancora mi emozionano.
La mia pomelia sempre in fiore, quasi un miracolo, stava li a dimostrare che, anche se sola, la famiglia esisteva ancora, mi dava il buon giorno allungandosi verso le nuvole, un albero alto tre metri, ritrovata dove la avevo lasciata trenta anni prima.La mente vola, si accavallano ricordi, nostalgie, piccoli aneddoti, la mano non potrà mai competere con la sua velocità e appare una tradizione che i palermitani ben conoscono.
Chi é attento ed usa gli occhi, il cuore e la memoria guardando i balconi di Palermo vede in moltissimi di essi la pianta di famiglia. La pomelia.
Era tradizione che la madre ne donasse alla figlia un rametto, che semplicemente interrato in un vaso, dava vita ad una nuova pianta: proseguo di famiglia simbolo di stabilità continuità e sopratutto prolificità, in sostituzione alla tradizionze araba dell'arancio, l'albero per antonomasia simbolo di prolificità.
Poi tutto cambia, il mare resta dentro, la vita altrove è pietrosa e medievale, dalla finestra ho un bel panorama, ed il mare il mio mare che ho sempre amato, é dentro di me nelle parole e nei ricordi, ed in immagini azzurre che ancora mi emozionano.